18/07/14

cordyceps sinensis



 

 


 

 

 

http://flavioapollonio.dxnnet.com/


Cordyceps
Cordyceps ophioglossoides
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Ascomycota
Classe Ascomycetes
Ordine Hypocreales
Famiglia Clavicipitaceae
Genere Cordyceps

Al genere Cordyceps appartengono Ascomiceti particolari. Sono funghi parassiti che attaccano funghi ipogei, di solito tartufi dei cervi (Elaphomyces), oppure insetti o ragni.
Essi si dividono in due gruppi. Il primo, di cui fanno parte parassiti dei funghi sotterranei, include solamente una quindicina di specie nel mondo. Il secondo, di cui fanno parte parassiti principalmente degli insetti ma anche dei ragni, è molto più vasto e comprende più di 250 specie distribuite soprattutto nelle regioni tropicali ed in Asia. In Europa occidentale sono state rinvenute solo una ventina di specie fra quelle menzionate nella letteratura micologica.
I corpi fruttiferi, anche detti stromi, sono costituiti di uno stipite che è tanto più lungo dell'ospite quanto più questo è sepolto in profondità, e di una testa fertile chiamata capitola che rinchiude i periteci. Questi contengono lunghi aschi con parete sottile tranne all'apice dove è molto ispessita. Ogni asco contiene otto lunghe spore filiformi e settate. Le spore della maggior parte delle specie si frammentano a maturità prima di essere espulse dell'asco e di lasciare il peritecio attraverso un piccolo foro chiamato ostiolo.
Come i Cordyceps parassitano gli insetti
una povera larva mangiata viva dal crudele fungo
povera formica, chissà che mal di schiena!
  
Le spore, a maturità, vengono disperse nell'aria. Quando un frammento di spora entra in contatto col corpo dell'ospite " adeguato", la spora viene stimolata, germina e penetra nell'insetto, generalmente allo stadio di larva. Il fungo si propaga poi in tutto il corpo dell'insetto e finisce per ucciderlo in pochi giorni. Quando l'insetto è morto, il micelio riempie completamente il corpo, che dall'esterno sembra normale, come mummificato. Il fungo così aspetta che vi siano condizioni favorevoli per fruttificare. Altre specie possono parassitare ragni o farfalle, producendo, a seguito dell'infezione, in un primo stadio, sostanze psicotrope che inducono l'animale a raggiungere posti alti (cime di rami, sommità). In un secondo stadio l'esoscheletro dell'ospite viene perforato dalle numerose ife del fungo che così produce i corpi fruttiferi, e quindi le spore possono liberarsi in posizioni favorevoli e ricadere su altri artropodi.
Avete capito che incredibile fungo assassino è il protagonista della nostra chiacchierata? Ma se da una parte uccide senza pietà i suoi malcapitati ospiti, dall'altra possiede virtù straordinarie per quanto riguarda la salute umana, tanto che da 2.000 anni i cinesi, sempre costoro nella loro immensa saggezza, ne fanno uso costante per tenersi in gran forma fisica.

               http://flavioapollonio.dxnnet.com/

Ma che cosa contiene di così portentoso questo fungo?
L'analisi chimica del cordiceps evidenzia - un ottimo contenuto di lipidi (57.84% di grassi insaturi, soprattutto linoleico ed oleico, 42.16% di grassi saturi, capitanati dal palmitico), proteine (29.1-33%), oligoelementi, vitamine e polisaccaridi (3-8%). Nonostante i principi attivi del cordyceps non siano ancora stati chiaramente identificati, almeno due sostanze sono state individuate come importanti costituenti attivi; stiamo parlando della cordicepina, strutturalmente molto simile al D-mannitolo, e dell'acido cordicepico, strutturalmente simile alla 3-deossiadenosina. Altrettanto importante nel determinare le attività farmacologiche del cordyceps sembra essere la sua componente polisaccaridica, nella quale abbonda il galattomannano. Tra gli altri composti bioattivi rientrano nucleosdi (Adenosina. Guanosina e Uridina) e fitosteroli (ergosterolo, importante precursore della vitamina D2). Tra i metalli, infine, abbondano elementi come zinco, magnesio e manganese, che dal punto di vista fisiologico sono molto importanti per lo sviluppo ed il mantenimento delle gonadi (testicoli ed ovaie).

               http://flavioapollonio.dxnnet.com/


in azzurro le zone dell'Asia ove il nostro fungo è più diffuso

Ma vediamo una dopo l'altra le virtù formidabili del cordyceps.

Trattamento dell'asma e di varie affezioni polmonari
Attività antibiotica notevolissima, paragonabile a quella della penicillina quando era funzionante nei primi tempi perchè i batteri non avevano ancora sviluppato la resistenza genetica dovuto al cattivo uso di questo farmaco, esso pure un fungo!
Studi sviluppati in Cina confermano una forte attività contro la lebbra, la tubercolosi e leucemia.
Incrementa la resistenza fisica. La più nota azione medica del Cordyceps sinensis concerne l’incremento della capacità di resistenza fisica. Nel 1993, la Chinese National Games sottopose questo fungo all’attenzione delle autorità sportive internazionali. Un gruppo composto da nove atlete, la quali avevano assunto il Cordyceps, polverizzò nove record mondiali. Vi sono stati molti rapporti a riguardo di strabilianti miglioramenti della performance in vari sport dovuti all’assunzione di Cordyceps, e persino colloqui volti a bandire il Cordyceps dall’ambito delle discipline sportive in quanto potrebbe conferire un iniquo vantaggio a coloro che hanno la possibilità di procurarselo! Nel complesso gli atleti professionisti che ne fanno uso ora sono poco propensi ad ammetterlo, in virtù dell’eventualità che qualche autorità sportiva ne renda illecito l’impiego; per converso, il Comitato Olimpico canadese ha adottato una posizione ufficiale sul Cordyceps, stabilendo che nel contesto delle competizioni professionali il suo uso è consentito. La ricerca clinica ha dimostrato che l’impiego del Cordyceps aumentava la bioenergia cellulare – ATP (adenosina trifosfato) -–sino a una misura pari al 55%. Sono stati segnalati un’accresciuta sintesi dell’ATP e un più rapido recupero di energia. A quanto pare il Cordyceps migliora il meccanismo di equilibrio interno, rendendo in tal modo più efficace l’utilizzazione dell’ossigeno. Tali proprietà potrebbero rendere conto del generale potenziamento fisico, della resistenza supplementare e degli effetti antiaffaticamento riscontrati negli individui che assumono il Cordyceps.

         http://flavioapollonio.dxnnet.com/

Migliora fino al 40% l'assorbimento dell'ossigeno da parte delle cellule
Interviene efficacemente sull'infarto cardiaco
Abbassa del 20% il livello del colesterolo e dei trigliceridi, mentre innalza del 30% il livello del colesterolo HDL (cosiddetto colesterolo buono)
Migliora le funzioni epatiche. Il Cordyceps sinensis ha dimostrato di migliorare le funzioni epatiche nonché di essere di ausilio in caso di cirrosi, epatite cronica e sub-cronica. Nonché patologie epatiche correlate, più diffuse di quanto comunemente ritenuto. Il fegato è il filtro vivente dell’organismo, ripulisce dalle impurità il sangue ed altri fluidi. Senza un fegato funzionante non si sopravvive e men che meno si gode di un buono stato di salute. Prove cliniche con integrazione di Cordyceps, implicanti trentatrè pazienti affetti da epatite B e otto pazienti affetti da cirrosi epatica, hanno evidenziato un miglioramento pari al 71.9% nel test di torbidità del timolo e del 78.6% nel test SGPT; trattasi di test enzimatici indicanti cambiamenti nelle funzioni epatiche.
Migliora le patologie renali. Uno studio cinese ha dimostrato un miglioramento pari 51% dell’insufficienza renale cronica dopo un solo mese di integrazione dietetica di Cordyceps.
Riduce le dimensioni dei tumori. In Cina ed in Giappone si sono condotti vari studi clinici su malati di cancro, impiegando una dose terapeutica di 6.0 grammi di Cordyceps al giorno. In uno studio effettuato con 50 pazienti affetti da cancro polmonare cui, in concomitanza con la chemioterapia, era stato somministrato Cordyceps, nel 46% dei casi le dimensioni dei tumori si sono ridotte. Uno studio implicante malati di cancro affetti da vari tipi di tumore ha rilevato che l’estratto di Cordyceps sinensis (6.0 grammi al giorno per oltre due mesi) ha migliorato i sintomi soggettivi nella maggior parte dei pazienti; nella metà dei casi i conteggi dei globuli bianchi si sono mantenuti stabili e le dimensioni dei tumori si sono ridotte in modo rilevante. In Giappone alcuni ricercatori hanno riportato che nei soggetti affetti da cancro il Cordyceps aumenta la reattività generale del sistema immunitario. Per giungere a tale scoperta, costoro hanno iniettato per via sottocutanea ad alcuni topi cellule cancerose (linfoma) e quindi somministrato per via orale Cordyceps; tale prassi ha comportato una riduzione delle dimensioni del tumore e prolungato la vita. Negli studi in questione il Cordyceps ha inoltre migliorato la risposta degli anticorpi.
Coadiuva i sintomi dell’invecchiamento. Ricerche cliniche in studi controllati hanno rivelato che pazienti anziani soggetti ad affaticamento e sintomi connessi alla senilità, dopo aver utilizzato Cordyceps per trenta giorni hanno riportato conforto a tali problemi. I sintomi di affaticamento si sono ridotti del 92%, quelli di percezione di freddo dell’89% e quelli di vertigine dell’83%. Pazienti affetti da problemi respiratori si sono sentiti fisicamente più vigorosi ed alcuni soggetti sono riusciti a percorrere a piccole falcate sino a 600 piedi (183 metri).
Contribuisce a lenire l’affaticamentodegli arti inferiori. Vari studi hanno dimostrato che il Cordyceps sinensis ha migliorato il flusso del sangue nell’organismo rilassando i muscoli lisci dei vasi sanguigni e consentendo loro di espandersi, aumentando inoltre la funzionalità di cuore e polmoni. Di conseguenza il Cordyceps previene o riduce la contrazione dei vasi sanguigni che interferisce con l’afflusso di sangue agli arti inferiori – principale causa dell’affaticamento delle gambe.

              http://flavioapollonio.dxnnet.com/


Migliora la funzione sessuale. Tre distinti studi cinesi a doppio cieco controllati con placebo condotti su oltre duecento maschi adulti con “ridotta libido ed altri problemi sessuali” hanno prodotto esiti ragguardevolmente analoghi. Al termine del periodo sperimentale, rispetto al 24% del gruppo del placebo, in media il 64% degli utilizzatori del Cordyceps ha riportato un miglioramento significativo. In un altro studio a doppio cieco controllato con placebo condotto su ventuno donne in età avanzata con problemi analoghi, rispetto a nessuna del gruppo di controllo, dopo l’impiego di Cordyceps il 90% delle utilizzatrici del fungo ha riportato miglioramenti delle rispettive condizioni. Il Cordyceps ha dimostrato di ottimizzare la libido e la qualità della vita di donne e uomini, di contrastare linfertilità e di accrescere il conteggio e la sopravvivenza degli spermatozoi. Studi clinici implicanti 189 pazienti di ambo i sessi con libido e desiderio ridotti hanno evidenziato un miglioramento delle condizioni nel 66% dei casi. Uno studio a doppio cieco condotto dall’Insitute of Materia Medica di Pechino ha evidenziato un aumento del desiderio e della libido femminili pari all’86%. La prova concreta più drastica è derivata uno studio sulla fertilità comprendente 22 maschi, il quale ha dimostrato che dopo otto settimane di assunzione del Cordyceps il conteggio degli spermatozoi è aumentato del 33%, l’incidenza di relative malformazioni è diminuita del 29% ed il loro tasso di sopravvivenza è aumentato del 79%.
Inverte l’HIV. In uno studio condotto nel 2004 in Ghana, a 3.000 individui affetti da HIV in fase iniziale è stato somministrato un preparato il cui ingrediente principale era il Cordyceps sinensis. Al di là delle più rosee aspettative, al termine dei sei mesi tutti i 3.000 soggetti non manifestavano “alcuna presenza di HIV nel sangue”. Quando un malato di HIV-AIDS ha assunto l’integratore Immune-Assist per il cancro, rispetto all’infezione da HIV il quadro clinico è migliorato drasticamente.

                http://flavioapollonio.dxnnet.com/


Nessun commento: